L’articolo descrive le (rovinose) conseguenze – pratiche e giuridiche – di uno dei più frequenti errori effettuati dai titolari alle prese con le norme privacy: l’uso di default del consenso come base di legittimazione del trattamento, a prescindere da ogni valutazione sulla sua effettiva appropriatezza nel caso di specie.

Maria Roberta Perugini ha affrontato il tema dell’individuazione della corretta base giuridica nell’ambito di un trattamento di dati personali soffermandosi, in particolare, sulle conseguenze dell’uso improprio del consenso. Per maggiore chiarezza, esamina l’emblematico caso dell’uso improprio del consenso per trattamenti a fini di esecuzione di un contratto (concluso dall’interessato).

La sua opinione è stata pubblicata nella sezione Talks del portale di 4cLegal.

Il contributo è disponibile a questo link.